Stan
Martin e la sua fida Telecaster tornano alla ribalta con l’album numero cinque
di una discografia pregna di ottima country music, figlia di una tradizione che
ormai è patrimonio condiviso quasi esclusivamente dal panorama indipendente, in maniera viva e vitale. “Whiskey Morning” è una raccolta di limpide
country songs tra California e Texas, con forti legami alla Music City dal
retaggio più tradizionale, un viaggio ancora più sorprendente se consideriamo
che Stan Martin proviene dalla east coast, dai sobborghi meridionali di Boston,
Massachussetts. “Whiskey Morning” è quasi inevitabilmente concepito, registrato
e proposto nella maniera più ‘old school’ possibile, senza aggiunte digitali o
giochini di studio, interpretato con grande cuore e passione, prodotto in
compagnia di Dave Roe, bassista già collaboratore di Johnny Cash e Dwight
Yoakam. I nomi coinvolti sono poi veterani di mille session, esperti ma sempre
ispirati, in grado di catturare quello spirito essenziale e crudo tipico di un
suono che, per risultare credibile e reale, ha bisogno di semplicità e
sincerità. Il resto lo fa l’estro e la bravura compositiva di Stan Martin,
autore di tutto il materiale presente nel disco in una sorta di tributo alle
proprie radici e ai propri miti musicali. Onestà e grande sensibilità sono i
denominatori comuni di una selezione che si avvicina di volta in volta a Merle
Haggard, a Buck Owens, a George Jones, a Dwight Yoakam, a Kris Kristofferson, pur
mantenendo una piacevole aura contemporanea. Da “Damn This Town”, grande
ballata acustica, a “Running Away” in cui si intrecciano pedal steel e
telecaster in maniera veramente classica, dal fascino agrodolce di “Singer Of
Songs” alle connessioni tra country e pop di “The Note”, tutto concorre nel
tratteggiare un quadro più che chiaro sulle intenzioni e sulla voglia di Stan
Martin di porsi come vero tradizionalista. Disco da centellinare e da godere
nella sua interezza. www.stanmartin.net.
Remo Ricaldone
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