Direttamente
dalla Bay Area di San Francisco una band che ha mosso i primi passi,
discograficamente parlando, nel 2015 con un album d’esordio che ha riscosso
buone recensioni ed è rimasto alcune settimane nelle classifiche statunitensi
di alt-country e americana, un combo guidato da J. Josef McManus, cantante ed
autore dotato di un’ottima vena compositiva e di un senso melodico
introspettivo e tipicamente californiano. A due anni da quel disco ecco il
naturale seguito, “Naked And Falling”, una selezione di dieci brani che formano
un ‘unicum’ di grande forza espressiva e descrittiva, flessuoso, onirico e che
entra progressivamente in circolo con il suo fascino cinematografico. Richmond
Fontaine, i Calexico più intimisti, Death Cab For Cutie, i Son Volt più
acustici ed ispirati possono fare da riferimento principale ad una proposta
intrigante che cresce molto con gli ascolti. Il folk-rock e il country
alternativo dei White Owl Red gioca sulle sensazioni delicate ed ammalianti di
canzoni dove la voce di Josef McManus si adagia perfettamente sulle chitarre di
Gawain Matthews che evocano paesaggi visionari e fantastici e sulle percussioni
precise e solide di Kyle Caprista, già con Chuck Prophet e abituato a questi
scenari sonori. Dall’apertura affidata a “Pills And Paper” alla conclusiva
“Nothing”, passando per le ottime “Your Skin On My Skin”, “Falls Like The Rain”
e “Hurts Like Hell”, rimarcando la passione di “Falling Off The World” e di
“Another Form Of You”, Josef McManus ci conquista con il suo ‘basso profilo’
che però si insinua nel cuore e nell’anima in maniera convincente.
Remo Ricaldone
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