Pediatra
con la passione per la musica, Rich Krueger negli ultimi anni si è sempre più
avvicinato a quest’ultima rendendosi conto dell’urgenza di dare voce alle sue
pulsioni artistiche. Residente a Chicago, Illinois, Rich si è fatto un nome
nella sua città ma anche fatto parlare di se grazie alla partecipazione al
prestigioso Kerrville Folk Festival dove ha vinto nel 2018 la sezione ‘New Folk
Artist’. Ironia e poesia, radici e anche attitudini rock sulla scia di gente
come Robbie Fulks e Loudon Wainwright III sono le caratteristiche che hanno
fatto da base alla sua musicalità e sentendo le nove canzoni che formano queste
“The Troth Sessions” ci si rende conto della solidità della sua scrittura e
della forza delle sue interpretazioni, con una voce che a me ricorda in molti
momenti quella di Adam Duritz, frontman dei grandi Counting Crows. In queste
sessions Rich Krueger rivisita in qualche modo il suo passato nella classica
forma folk, costruendo una selezione attraente per approccio, spartano si ma
corposo e pieno, e letterariamente rilevante. Le relazioni interpersonali sono
il filo conduttore di queste storie, tutte con un ‘marchio di fabbrica’
riconoscibile ed originale, cosa assolutamente non di poco conto. Da “True True
Love” scelta come prima canzone da presentare al pubblico alla conclusiva ed un
po’ abbozzata “Heaven”, Rich Krueger ci
porta attraverso sensazioni sicuramente già vissute ma fresche e vigorose,
cantate con grande passione e accompagnate da un brillante pickin’
chitarristico. “The Troth Sessions” è il classico disco in cui non si sente la
mancanza di una ‘full band’ tale è la bellezza delle canzoni e la convincente
intensità delle interpretazioni. Da conoscere.
Remo Ricaldone
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