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Terry Klein - Good Luck, Take Care

Pubblicato da Remo Ricaldone |

L’ancora breve carriera discografica del texano Terry Klein giunge a piena maturazione con questo terzo atteso album intitolato “Good Luck, Take Care”a dar seguito al bellissimo “Tex” di qualche anno fa. Ormai Terry Klein è da considerarsi a pieno titolo tra i migliori nuovi esponenti di una tradizione cantautorale come quella del Lone Star State, legata a filo doppio con la country music ed il folk, una scuola che ha ispirato profonamente (e continua a farlo) generazioni di musicisti. Il cambio di produttore, l’essersi affidato dopo il comunque bravissimo Walt Wilkins dei primi due dischi a Thomm Jutz, tra i maggiori produttori e musicisti dell’area indipendente roots in circolazione, è stata mossa intelligente e fruttuosa e assieme ad una vena poetica mai così efficace e brillante ha dato vita ad uno dei dischi che sicuramente finiranno nella lista dei migliori dell’anno. Ad aggiungere interesse c’è la scelta di ampliare e diversificare il proprio spettro sonoro mostrando tutto il proprio talento al servizio di un suono cristallino che certamente non perde di vista l’originaria canzone d’autore ma che spesso la ‘colora’ di tinte accese come negli stilemi vicini a certo roots-rock dell’iniziale “60 In a 75” e di “Salinas”. Irresistibilmente affascinanti sono i personaggi tratteggiati, le storie narrate con piglio sicuro, ogni intervento strumentale, dalle chitarre di Thomm Jutz al fiddle ed il mandolino della straordinaria Tammy Rogers fino alle ‘pennate’ di pedal steel di Scotty Sanders. Si dispiegano così veri gioiellini come “Does The Fish Feel The Knife”, “The Ballad Of Dick Trickle”, “The Goldfinch” o “Such A Town”, citando anche le struggenti e suggestive “What You Lose Along The Way” e “The Woman Who Was Lost In The Flood” in un insieme che in ogni piega, in ogni angolo riserva emozioni e spesso una lacrima. Disco assolutamente e caldamente consigliato.

Remo Ricaldone

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