Se “Keepin’ It ‘Tween The Lines” (debutto del 2004) ci aveva incuriosito per freschezza e vitalità non comuni, questo secondo disco di Paul Eason ci consegna un musicista di primo piano da affiancare ai grandi della musica texana di questi anni. Paul Eason è nato a Houston ma attualmente risiede ad Austin e negli ultimi quattro anni ha fatto da ‘opening act’ per i migliori nomi del Lone Star State, da Roger Creager a Cory Morrow, da Randy Rogers a Pat Green passando per Eli Young Band, Jack Ingram e Charlie Robison solo per citarne alcuni, assorbendo quella musicalità tra rock e radici che ha contraddistinto un suono che ha saputo stregarci e ha regalato grandi emozioni. La voce di Paul Eason è intensa e matura, il suo script evocativo e passionale nel raccontare storie ambientate tra il border e il West Texas, lucidamente arrangiate e avvolte da un efficace abito elettro-acustico. “The Mountains Of Nuevo Leon” è fin dalla copertina un omaggio a quella Texas Music che rimane una delle più belle realtà nell’ambito della musica americana delle radici e bastano poche note della title-track per innamorarsi di un disco tra i più positivi di quest’anno. “Tonight We Ride” è ripresa dal songbook di Tom Russell, un artista che ha spesso fotografato il border con sagacia e la cover di Paul Eason affascina per vigore e spontaneità. “Peanut Butter” ha quell’andamento swingato e obliquo tipico di Lyle Lovett mentre canzoni come “Small Town Blues”, “Sweet Red Llano Wine”, “Smolder”, “If You Were Really Here” (fortemente debitrice verso la musicalità di Robert Earl Keen), “Maybe Tonight” e “Live It Up” rappresentano bene quello che Paul Eason sta costruendo. Un suono il suo che trova nuovi stimoli e idee attraverso la rivisitazione di una tradizione che ispira generazioni di eccellenti musicisti tra Texas e Oklahoma. www.pauleason.com è il sito web dove potrete trovare ulteriori informazioni.
REMO RICALDONE