Richie Allbright è un country singer che ha vissuto sulla propria pelle le esperienze che racconta. Tutte le classiche tematiche della country music più genuina, gli amori, le perdite, i divorzi, le dipendenze, sono quindi trattate con cognizione di causa dal musicista di Mathis, Texas, giunto a questo “If I’d Known Then” dopo una lunghissima e sofferta gavetta che lo ha visto battere gli honky tonks di Nashville, Wisconsin, Missouri, Illinois e naturalmente del suo Stato natale. Il ritorno in Texas e la collaborazione con il sapiente produttore Bill Green gli ha permesso di incidere un disco di cui andare giustamente fieri, pregnante e godibilissimo, tutto fiddle & steel, nel solco della tradizione dei vari Merle Haggard, Johnny Paycheck (non a caso ripresi in questo album con “Make-Up & Faded Blue Jeans” e “11 Months & 29 Days” rispettivamente), Waylon Jennings e Hank Williams Sr. “You Ain’t No Hank” apre l’album in maniera scintillante, un po’ a la Dale Watson, un altro degli ispiratori di Richie Allbright, “I Was Born This Way” e “Raised Right, Went Wrong” hanno piacevoli riferimenti autobiografici e fotografano un personaggio che a trentasette anni è finalmente riuscito a dimostrare tutto il suo valore, compositivo e interpretativo. “June & Jessi” è chiaramente dedicata a due grandi figure femminili della country music, confrontandole (in maniera ricca di humor) con le donne della vita di Richie Allbright, con evidenti considerazioni finali. “If I’d Known Then” è un lavoro compatto e sempre ispirato, melodicamente freschissimo come raramente si sente di questi tempi. Consigliato a tutti coloro che amano la tradizione. Ulteriori informazioni le troverete presso www.myspace.com/richieallbright.
REMO RICALDONE

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