Seth James è un eccellente chitarrista di Fort Worth cresciuto a pane e roots music (country, blues, soul…insomma tutto quello che il Lone Star State ha proposto con personalità e calore) che ha condiviso palco ed interessi con musicisti del calibro di Little Feat, Billy Joe Shaver e Delbert McClinton tra gli altri. Ed è proprio con quest’ultimo che si trovano le maggiori similitudini, in particolare nei confronti delle sue produzioni più recenti, quelle in cui le commistioni di suoni lo hanno fatto apprezzare come performer sopraffino. Alcuni dei suoi brani sono stati ripresi da Ray Wylie Hubbard e Storyville per citare due nomi. Seth James in questo suo disco intitolato “That Kind Of Man” si fa conoscere per la capacità di unire melodia e sofferta interpretazione in un mix di suoni che troveremmo in una qualsiasi fumosa Texas ballroom dove non importa se proponi country music o blues, soul o rock’n’roll, se c’è anima e amore per quello che fai. Voce ottimamente impostata, bel tocco chitarristico sia alla elettrica sia all’acustica, buone doti compositive (con l’aiuto di personaggi come Chris Stapleton, Jay Knowles, Tony Arata, Trent Summar e altri nomi della Nashville più propositiva e brillante) sono le qualità che fanno di questo disco un prodotto intrigante e piacevolissimo, adatto a qualsiasi circostanza, dal salotto di casa ad un viaggio in auto. Da citare tra le canzoni migliori “Leaves Of September”, “Cigarettes, Anger And Wine”, “Honky Tonk Saturday Night” (dove non si può non pensare al miglior Travis Tritt), “Two For Tuesday”, “Ain’t No Problem” e l’acustica e conclusiva “That Kind Of Man”. A mio pare quello di Seth James è uno dei migliori nuovi nomi dell’anno appena trascorso. http://www.sethjames.com/.