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Lost Immigrants - Pasaporte

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Terzo disco per la band capitanata dal cantante/chitarrista/compositore James Dunning, ormai consolidata attorno al leader con il chitarrista Sean Isbell e una pregevole sezione ritmica formata dal batterista Robert Anderson e dal bassista Michael Scudiero. I Lost Immigrants si inseriscono perfettamente in quel suono texano egualmente attratto dalla country music e dal rock e attraverso una carriera ancora breve meritano l’interesse che hanno suscitato con il loro esordio “…Waiting On Judgement Day” e il loro live intitolato “Baptized”, inciso in due luoghi simbolo della musica texana come la Gruene Hall e la mitica Luckenbach. “Pasaporte” rinsalda e rafforza il songwriting di James Dunning con una manciata di ottime canzoni originali e un tributo ad uno degli autori più sensibili della scena di Austin, Slaid Cleaves con la bella “Below”. L’album si apre con la limpida melodia di “Song To Sing”, incisiva country song arricchita dal fiddle di Jason Andrew, seguita da un’altra tra le migliori canzoni presenti, “Rolling Stone”, maggiormente rock e degno esempio del maturo ‘songbook’ di Mr. Dunning. E’ proprio attorno alle prime due canzoni del disco che ruota il sound di “Pasaporte”, sempre piacevolissimo ed energico, con una menzione particolare che va a “AM Radio”, a “Red Leather Dress” con il suo profumo di border (eccellente sono i contrappunti di David Perez all’accordion), a “Leaving Laredo” e a “Abilene”, solo per citare qualche episodio di un lavoro molto coeso ed interessante. Lost Immigrants: un nome da inserire accanto alle migliori band texane di questi anni. http://www.lostimmigrants.com/.

Remo Ricaldone

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