JWW alias Jeremiah W. Wade e i suoi Prospectors sono considerati uno dei più brillanti nuovi acts che in Texas ripropongono il classico western swing e i suoni collegati alla country music che si suonava negli anni trenta e quaranta del secolo scorso. Dopo l’immancabile gavetta che li ha portati a girare gli States e l’Europa accompagnando nomi come Big Sandy and His Fly’Rite Boys e Wanda Jackson, i Prospectors hanno concentrato il loro lavoro tra Austin e i club del Texas centrale suonando regolarmente in posti come il Broken Spoke, il Continental Club e il Ginny’s Little Longhorn. Nel 2009 hanno pubblicato un ep che è stato accolto ottimamente e che ha fatto la apripista a questo vero debutto intitolato “It’s High Past Time”, disco freschissimo e divertente, un impeccabile viaggio sulle orme di Bob Wills, Milton Brown ed Ernest Tubb, i loro eroi musicali. Comunque gran parte del materiale è originale, frutto del songwriting del leader e chitarrista Jeremiah W. Wade e dell’altro chitarrista (solista) Tom Umberger, con spazio anche per una composizione del bravo pianista Massimo Gerosa, di evidenti origini italiane. Western swing abbiamo detto, ma anche classico honky tonk, boogie e influenze ‘tejane’, queste sono le sonorità che pervadono l’album, suonato con classe cristallina e riverente omaggio alle proprie radici ma anche evitando il rischio di essere solo un’opera soltanto archeologica. Questi suoni sono ancora molto radicati ed amati in Texas ed è normale incontrare band come queste nelle tantissime barrooms presenti in tutto lo Stato. Per quanto riguarda le canzoni sono da ricordare due godibilissime cover, “Ain’t Nobody’s Business But My Own” in cui eccellente è la parte vocale della bassista Shannon Marino e “What Have I Done That Made You Go Away?” di Moon Mullican, mentre trascinanti sono i due boogie, “M.G. Boogie” e “Big Bend Boogie”, la messicana “No Friend To The Lonely”, la title-track “It’s High Past Time”, “Lone Star Beer”, “Insufficient Funds” e “Live And Let Live”. Tutto il disco è comunque da apprezzare nel suo insieme, godendo ogni nota o passaggio sognando qualche polveroso honky tonk texano. http://www.reverbnation.com/jwwandtheprospectors. Remo Ricaldone

1 commenti:

Jerryboogie ha detto...

Grazie mille per la bella recensione, Remo. Massimo Gerosa

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