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Rodney Rice - Rodney Rice

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Rodney Rice era entrato nei nostri radar grazie a due ottimi dischi incisi in Texas (“Empty Pockets And A Troubled Mind” del 2014 e “Same Shirt, Different Day” del 2020) che mostravano la sua splendida attitudine ad unire una vena cantautorale, maturata con l’ascolto di grandi del calibro di John Prine e Guy Clark, con inflessioni vicine a certo alternative country. Ora il musicista originario del West Virginia e residente in Colorado torna con un album omonimo che potrà dare il giusto riconoscimento delle sue doti di singer-songwriter solido e maturo e di performer completo. Inciso questa volta a Nashville, negli studi Bomb Shelter, “Rodney Rice” ha preso corpo partendo dall’idea originaria di incidere giusto due o tre brani ma aggiungendone altri fino a raggiungere un numero congruo per proporre un lavoro fatto e finito come questo. Pur essendo composto da canzoni concepite in momenti diversi mantiene quella coesione e quella compattezza che rendono l’album assolutamente godibile e vincente, a partire dall’apertura affidata a “How You Told Me So”, il momento forse più ricco e variegato musicalmente, vicino in alcuni momenti ad atmosfere ‘neworleansiane’ grazie al break di Kirk Donovan alla tromba. Ci sono poi momenti più robusti e roots-rock, con le chitarre elettriche di Sean Thompson e Steve Daily a fare da base a brani come “Got To Where I’m Going”, “Nothing To Lose” e soprattutto a “Wonder Where I Came From” che vedrei bene nel repertorio di Joe Ely, brani dalle melodie cristalline come “Little Pieces” che a me ricorda il Jerry Jeff Walker più ispirato e l’acustica “Roll River Roll” con il mandolino ed il fiddle (nelle mani rispettivamente di Ethan Bollinger e Billy Contreras) in primo piano e genuinamente country come “Rabbit Ears Motel”, brano di presentazione del disco con una melodia classica ed estremamente piacevole. Da sottolineare anche “Set ‘em Up” con un pizzico di anima blues e la conclusiva “Every Passing Day”, dall’intensa e solida melodia per un lavoro da rimarcare grazie all’ispirata vena di un musicista guidato da una sincera passione.

Remo Ricaldone

 

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