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Wade Bowen - “If We Ever Make It Home”

Pubblicato da Cristian |

Dopo l’interessante avventura musicale con i West 84, Wade Bowen ha intrapreso una carriera solista che ne ha subito decretato la maturazione e la proposta di un sound decisamente pregevole, tra i migliori nella scena tra Texas e Oklahoma. Come il precedente eccellente “Lost Hotel” anche questo “If We Ever Make It Home” è prodotto da J.R. Rodriguez e vede la presenza di una serie di grandi strumentisti di Nashville (l’album è inciso nella città del Tennessee) che appaiono spesso anche nelle produzioni texane. Dalla pedal steel di Dan Dugmore al mandolino di Aubrey Hainey fino alle chitarre di David Grissom, Jedd Hughes, Kenny Greenberg e Tom Bukovac, il suono è efficace ed energico. L’incrocio tra il Texas è Nashville, qui in perfetta fusione di intenti, è poi sviluppato in maniera preziosa dal songwriting di Wade Bowen, in molti momenti affiancato da autori delle due scene musicali. Tra le dodici canzoni del disco, legate assieme in modo da renderlo coeso ed interessante, non si possono tralasciare l’introduttiva e trascinante “You Had Me At My Best”, le due composizioni firmate con Randy Rogers, “Why makes Perfect Sense” e “Nobody’s Fool”, quella scritta a quattro mani con Radney Foster “From Bad To Good”, “Missing You” di Matt Powell e le belle “Turn On The Lights” (di Bowen e Stephony Smith) e “Daddy And The Devil” (Chuck Cannon,Chuck Jones e Tom Bukovac gli autori), queste ultime a dimostrazione che Nashville non è solo ‘pop & starlets’ ma anche fucina di talenti sia come songwriters che come musicisti. “If We Ever Make It Home” è caldamente consigliato e non faticherà ad entrare in molte classifiche dei migliori album dell’anno nell’ambito roots.
REMO RICALDONE

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