Ryebender è il nome dell’avventura musicale di due fratelli di Anchorage, Alaska, Mark e Jason Ward, rispettivamente voce/chitarre acustiche ed elettriche/armonica/fiddle/accordion e basso, che assieme al conterraneo chitarrista Lennie Ditsch e al batterista Michael Carpenter ci regalano un disco di pregevolissima fattura, suonato con quel feeling tra rock e radici che ha fatto la fortuna di molte band texane che amiamo. L’alt-country e l’americana dei Ryebender è onesta e profonda, con quel gusto per le armonie e le melodie tipico degli Uncle Tupelo e di tutti coloro che ne hanno seguito le tracce in questi anni. Aggiungendo le ottime doti compositive del leader Mark Ward che co-produce l’album inciso nella splendida cornice della Sun Valley dell’Idaho, abbiamo tra le mani un lavoro che scorre perfettamente tra rock e pop, country e folk, elettrico ed acustico. “Gravity” si avvale della calda ed espressiva voce di Lisa Whitworth che duetta con Mark Ward in una delle più significative canzoni di “Hollow And Drifting”, “Windmills” ha una melodia prettamente folkie con l’accoppiata banjo/fiddle che risulta vincente, “Whiskey And Caffeine” è un midtempo intrigante, uno degli highlights, “I Was Wrong” e “Your Time Has Come And Gone” hanno un bel muro chitarristico mentre “Drunk All The Time” presenta reminiscenze ‘irish’ godibilissime. Ryebender meritano certamente l’attenzione degli appassionati e questo loro “Hollow And Drifting” potrà portare quell’esposizione per ritagliare loro un meritato spazio nell’affollatissimo panorama roots americano. www.ryebender.com è il consigliato sito web per conoscerli meglio.
REMO RICALDONE