23:29

Wade Lashley - Someone Take The Wheel

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Arriva da Flagstaff, Arizona (anche se è nato in Indiana) un nuovo interessante autore e cantante che certamente intrigherà chi apprezza le commistioni tra rock e radici, in un connubio ispirato e comunicativo. Al secondo disco dopo il debutto nel 2005 con “In From The Wilderness”, Wade Lashley centra l’obbiettivo con un lavoro schietto e genuino in cui rock, country e influenze southern vanno tranquillamente a braccetto e il suo talento compositivo mostra quanto possa dare alla causa della più classica american music. Tra le più palesi inspirazioni c’è la visione limpida di Robbie Robertson della Band, la passione di John Hiatt, la lucidità creativa di Bob Dylan, lo scarno fascino di Lucinda Williams e la eccellente miscela sonora dei compianti Jayhawks, una delle grandi band di americana del passato. Il suono di questo “Someone Take The Wheel” è deliziosamente nostalgico di un periodo come gli anni settanta in cui l’unione tra il rock e la tradizione americana raggiunse vette di grande qualità, con il continuo uso delle tastiere (organo e piano in particolare) di Steve Caldwell e le incursioni della chitarra elettrica di Brad Bays su tutti e la voce del protagonista a guidare con sicurezza. “Turn Around South Bound” apre l’album portandoci come dice il titolo in pieno ‘south’, tra Allmans e Marshall Tucker, un inizio di notevole intensità. “Fall” vede il piano di Steve Caldwell guidare la bella melodia disegnata dalla capace penna di Wade Lashley, autore già maturo e completo. “Coffe Tea Or Whiskey”, complice anche il banjo (sempre Brad Bays) e un train time gustoso, è più country, anche se il taglio è decisamente più vicino alle band texane di questi anni mentre la title-track è un’altra composizione da incorniciare grazie anche ad un’interpretazione veramente convincente da parte di Wade.”Drift Away” è più rilassata e melodica, una storia di abbandoni e di incomprensioni con sullo sfondo l’America ‘on the road’ più classica. Le rimanenti “Waiting On The Rain”, “I Won’t Let You Down”, “Tonight”, “River Song” e “Rootless Wanderer” con la loro alternanza di spunti acustici ed elettrici, sono quadretti efficaci e vividi di quello che amiamo della musica americana di estrazione roots. Wade Lashley è una bella sorpresa in questo ambito ma anche la conferma di quanto sia affollato di grandi talenti il panorama musicale d’oltreoceano. “Someone Take The Wheel” merita senza dubbio il vostro interesse, così come merita un approfondimento e una visita il sito web dell’artista, http://www.wadelashley.com/.

Remo Ricaldone

0 commenti:

Posta un commento

Iscriviti alla newsletter