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Heather Myles - Live In London And Texas

Pubblicato da Remo Ricaldone |


Heather Myles è una delle più sottovalutate country singer degli ultimi ventanni, un’artista che ha raccolto molto meno di quanto seminato, pur guadagnandosi la stima e l’affetto di uno zoccolo duro di fans che l’ha sempre seguita con affetto. Da un paio di decadi la cantante californiana porta in giro la propria visione di country music, un sincero e coerente honky-tonk figlio di Buck Owens, Wanda Jackson, Dale Watson, Merle Haggard e del primo Dwight Yoakam, in tutti gli States e spesso in Europa (Gran Bretagna e Olanda in primis ma anche qui da noi fece una capatina a metà anni novanta) dando sempre tutta se stessa con cuore e passione. Questo doppio cd live è una preziosa riscoperta di un vecchio album ormai da tempo fuori catalogo, un disco inciso in uno dei più rinomati club londinesi, il Bottom Line, nel lontano 1995. Ad accompagnarla una band tutta britannica, formata da grandi appassionati di musica americana, dal chitarrista Wes McGhee (autore di una manciata di ottimi album a suo nome) a Gary Brandin alla pedal steel, con la sezione ritmica nelle mani di Gary Hewitt (basso) e Ann Day (batteria). Il concerto è tuttora godibilissimo con brani come “Other Side Of Town”, “Sweet Little Dangerous”, “Gonna Have Love” (di Buck Owens), “True Love Won’t Let You Down”, l’eccellente blues number “Worried Life Blues”, “Lovin’ The Bottle” e “Cadillac Cowboy” che farebbero la loro bella figura nel repertorio di ogni buon musicista country. Coinvolgente nelle ballate, trascinante nei brani veloci, Heather Myles con il suo inconfondibile timbro e stile vocale ci ricorda quanto sia stato prezioso il suo contributo nel mondo della country music dove attualmente non molti sono i personaggi femminili che meritano di essere considerati fedeli a questo stile. Ad impreziosire questa ristampa c’è un secondo cd dove è stato ripescato un concerto di Heather tenuto in Texas, un po’ breve per la verità (circa 34 minuti) e privo di note sulla location e sui musicisti coinvolti. Possiamo comunque goderci canzoni come “Vaya Con Dios” con le sue influenze spanish, “Every Honky Tonk In Town” e le due notevoli “Big Cars” e “Nashville’s Gone Hollywood” in chiusura. Bella ristampa e ghiotta occasione per riportare all’attenzione degli appassionati una valente artista. http://www.indiscreetpr.com/.

Remo Ricaldone

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