Ci aveva intrigato nel 2007 con il suo debutto intitolato “Something Real”, un album sulle orme di gente come Chris Knight, Steve Earle e tutti quei cantori dell’America di provincia più schietta e vera. A distanza di tre anni Jon Fox torna con quell’inconfondibile suono americana e alt-country che è la colonna sonora più adatta per parlare di questi ‘troubled times’. “Crooked Wheels” riprende il discorso dove lo avevamo lasciato, con la stessa voglia, la stessa onestà intellettuale e gli stessi stimoli. Dieci canzoni che lasciano il segno, dieci canzoni che confermano la bontà della proposta di Jon Fox sia a livello musicale che a livello di liriche. Tim Betts, per lungo tempo alla corte di uno dei grandi della musica zydeco, CJ Chenier and The Red Hot Louisiana Band, il padre di Jon Fox Dave, esperto musicista jazz alle tastiere, la sezione ritmica formata da Tyler Barringer al basso e Chuck Cotten alla batteria fanno da corollario al protagonista, dando quell’impronta profonda e affascinante degna dei musicisti citati in precedenza. “Back To Harlan” (di cui è uscito anche un video che potrete trovare anche su YouTube), “Mountain Top”, “Just Me”, “Westbound Train”, “When I Die” sono solo alcuni degli spunti più interessanti di un disco da apprezzare nella sua interezza. Da conoscere. http://www.jonfoxmusic.com/.