Provengono da Raleigh, North Carolina, hanno inciso nel corso di cinque anni altrettanti lavori e si pongono come una delle più belle realtà del panorama Americana, roots rock o alt-country, a voi la definizione preferita. Comunque sia gli American Aquarium con questo loro “Small Town Hymns” hanno centrato il segno con un disco di grande impatto che ci regala emozioni e canzoni che si faranno ricordare a lungo. I critici d’oltreoceano li hanno paragonati ai Drive By Truckers e ai Whiskeytown (tra l’altro ospite è Caitlin Cary, una ex della band di Ryan Adams) ma io aggiungerei notevoli affinità con Chris Knight e Steve Earle nei momenti più acustici, come “Reidsville”, “Hard To Quit”, “Water In The Well” e “Brother, Oh Brother”, quattro incisivi e introspettivi adocchiamenti all’America di provincia che tanto ci affascina. A guidare gli American Aquarium è il ventiseienne BJ Barham, autore sorprendentemente maturo e brillante, capace di unire poesia e forza espressiva, dolcezza e amara disillusione. Ad affiancare il leader ci sono altri cinque musicisti: Zack Brown e Jay Shirley alle tastiere, Bill Corbin al basso, Kevin McClain alla batteria, Ryan Johnson a chitarra elettrica e banjo e Whit Wright alla pedal steel guitar. Detto dei brani acustici, sono assolutamente da segnalare quelli in cui emergono le loro influenze rock e country, dalla magnifica introduzione affidata a “Hurricane” a “Nothing To Lose”, una delle migliori canzoni dello scorso anno, da “Coffee & Cigarettes” a “Meredith fino alla gustosa “Gone Long Gone”. Disco dalle grandi risorse che mi permetto di consigliare caldamente. http://www.americanaquarium.net/.