18:31

Ted Russell Kamp - Get Back To The Land

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Ci eravamo già occupati di lui in occasione del suo “Poor Man’s Paradise”, ottimo esempio di una visione della musica delle radici americane a tutto tondo, partendo dalla country music e passando attraverso rock’n’roll, rhythm’n’blues e tutto quello che è emerso dal profondo Sud. Ora accanto a due interessanti compilation di vecchio materiale e di brani inediti, Ted Russell Kamp ci propone il suo nuovo lavoro, “Get Back To The Land”, un altro intrigante mix di influenze che lo hanno reso musicista maturo e completo, sicuramente da conoscere. Dalla introduttiva “California Wildflower” deliziosamente radio-friendly con le sue chitarre elettriche che non possono non rimandare alla memoria dei più nobili suoni del ‘Golden State’ alla trascinante “If I Had A Dollar” dove emerge grinta e passione al pari di tante band che amiano in ambito texano, dalla più delicata e avvolgente “Lonelytown” alla solenne ed evocativa “(Down At The) 7th Heaven” in cui i riferimenti alla Band di Robbie Robertson (così come in “Aces & Eights” che sembra una nuova “Ophelia”, piccolo classico della Band) sono chiari, tutto è proposto con estrema naturalezza e gusto, non facendo un mero esercizio di stili diversi ma ‘penetrando’ la vera essenza delle ‘roots’. Proseguendo tra le cose più rilevanti dell’album possiamo soffermarci su “Georgia Blue”, sontuosa ballata tra soul e country, “Time Is A Joker” altra (rock) ballad oscura e sofferta nelle cui vene scorre lo spirito dei classici, sulla title-track “Get Back To The Land” e sulle conclusive “Half Hearted, bella country song dai toni leggeri e la lunga “Bottles On The Table”, degno finale e conferma della qualità della proposta. http://www.tedrussellkamp.com/.

Remo Ricaldone

0 commenti:

Posta un commento

Iscriviti alla newsletter