Un nome nuovo si affaccia sul panorama texano, quello di Shawn Nelson, musicista cresciuto a Houston ma residente ad Austin dove si esibisce regolarmente e dove si è creato una certa notorietà a livello locale. Per la verità questo “San Juan Street” è il suo quarto album dopo l’esordio omonimo del 2004, un live al mitico Antone’s un anno dopo e “Ain’t No Easy Way” pubblicato nel 2009 ma certamente il disco in questione è il culmine della costruzione di un suono compiuto e la maturazione a livello compositivo. La produzione di Joel Guzman e la registrazione nei suoi studi di Austin è pregevole e la presenza di due membri della South Austin Jug Band, il chitarrista Matt Slusher e il bassista Will Dupuy, la eccellente fiddler Trisha Keefer, il trombettista Ephraim Owens noto esponente della scena jazz della capitale texana e dello stesso Guzman, grandissimo fisarmonicista, ha un suo grande peso nella riuscita finale. Shawn Nelson è qui più che abile nel confezionare canzoni che conquistano il cuore di chi ama la country music made in Texas e i suoni americana, a partire da “Nobody Got A Hold On Me”, perfetto inizio di un lungo percorso (più di sessantatre minuti)….”…in the land of plenty for the few…we got guns and rock n roll….honky tonks and Muscle Shoals”; “More Than California” e “Down In The Desert” sono due deliziosi brani che preparano il campo ad uno dei momenti più belli del disco, la straordinaria “Hit The Road”, una delle mie preferite degli ultimi tempi. La frizzante e fresca “Anna Lee” accanto alle rimarchevoli “In The Afternoon”, “I Can’t Hide” e alle notevoli “Down Here “ e la title-track “San Juan Street”, sono indubbiamente la conferma del talento di Shawn Nelson, forgiato attraverso la passione per gli honky tonks (uno dei suoi miti è Redd Volkaert) ma anche per i suoni di New Orleans dai quali ha ricevuto grandi influenze. www.shawnnelsonmusic.com.
Remo Ricaldone