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Caroline Herring - Camilla

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Caroline Herring è uno dei tanti musicisti che hanno trovato in Austin, Texas un centro sensibilissimo e foriero delle migliori realtà artistiche degli Stati Uniti. Con sei dischi all’attivo, la cantautrice originaria della Georgia ha ricevuto eccellenti riscontri e critiche non solo nel Lone Star State diventando una delle figure guida di certe sonorità tra folk e alt-country, rimarcando doti letterarie di rara intensità e poesia e un impegno sociale e politico che viene esaltato in questo “Camilla” prodotto con sapienza e rigore da Eric Jaskowiak, già con gente come Alison Krauss, Crooked Still e i Chieftains.Caroline Herring nel corso di questa decade è stata nominata ‘Best New Artist’ nell’ambito degli Austin Music Awards (2002), un suo brano, “Mistress”, è stato inserito nelle migliori 50 canzoni texane di tutti i tempi e sempre quest’anno il suo disco intitolato “Twilight” è entrato nella Top 50 dei dischi texani essenziali per la rivista Texas Music Magazine. “Camilla” (il titolo si riferisce non ad una persona ma all’omonima cittadina della Georgia) è un lavoro dalle forti implicazioni sociali, composto in occasione dell’anniversario della nascita del movimento per i diritti civili; le storie, tutte toccanti e profondamente ispirate, seguono un filo rosso che le collega ai libri di grandi autrici ‘sudiste’ come Eudora Welty o Flannery O’Connor, musicalmente in mirabile equilibrio tra passato e presente, con un’interpretazione sempre pregnante. In queste session spiccano i nomi di Mary Chapin Carpenter e Aoife O’Donovan dei Crooked Still che esaltano la bellezza di “Traveling Shoes”, splendido brano a cappella, del banjoista canadese Leonard Podolak, dell’ottimo contrabbassista Bryn Davies e del polistrumentista Fats Kaplin. Tra i gioiellini di questo “Camilla” non possiamo non citare la title-track che apre il disco, l’affascinante e fortemente tradizionale “Black Mountain Lullaby”, le cristalline melodie di “Summer Song” e “White Dress”, quest’ultima ancora con le armonie vocali di Mary Chapin, la quasi britannica “Flee As A Bird” e la tenue chiusura di “Joy Never Ends” che sancisce, con tonalità pastello, un lavoro da centellinare nota per nota. www.carolineherring.com Remo Ricaldone

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