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Various Artists - Even More Songs Of Route 66

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Questo è il terzo volume di una serie curata da Dave Sanger, già batterista con gli Asleep At The Wheel, session man con Dale Watson, Jamie Johnson, James Hand, Aaron Watson e altri e produttore di vaglia specialmente in ambito texano, dedicata ed ispirata alla leggendaria Route 66 e più in generale alla tematica ‘on the road’. Un disco che raccoglie nomi importanti e una musicalità variegata e deliziosamente rootsy, dalla country music al soul, passando per blues e swing, tutto gustosamente made in Texas. Si comincia con Emily Gimble, nipote del leggendario fiddler Johnny Gimble, qui alle prese con un soul sofisticato e piacevole, molto diverso dalla musica del nonno ma comunque degna di nota. Già dal seguente “Travelin’ Mood” di Seth Walker viene proposta una musicalità più pregnante e sapida, in salsa New Orleans, veramente notevole mentre Bruce Hughes ripropone una cover divertente del classico dei Doobie Brothers intitolato “Rockin’ Down The Highway”. Con Dale Watson entriamo nel vivo del disco con un’interpretazione magnifica di “White Line Fever” di Merle Haggard, degna dell’originale e riverente nei confronti di una country song tra le più intense del pur amplissimo repertorio del vecchio Hag. Naturalmente in dischi come questo si passa da un genere all’altro con facilità e la qualità non è certo la coesione; è quindi normale passare da un country ad un pop rock spensierato e di grande respiro come “Little Floater” dei NRBQ, misconosciuta ma interessante band, qui ripresa da Elizabeth McQueen. Fresca ma certamente non memorabile. La newcomer Claire Small con “99 Miles From L.A.” è eterea e dal sapore sixties ma non lascia il segno, mentre la ben più celebre “On The Road Again” dei Canned Heat (Woodstock era) riceve un trattamento ben più corposo e sanguigno da parte di Carolyn Wonderland con un bel feeling blues. Slaid Cleaves, tra i cantautori di Austin uno dei più intriganti, conferma la sua capacità di tratteggiare ambientazioni e personaggi profondi e intimi andando a ripescare dal repertorio dello sconosciuto Jason Eklund una bella “Pickin’ California” tra le più intense dell’album. “Hit The Road, Jack” scritta da Percy Mayfield e ripresa anche da Ray Charles in una versione stratosferica è un vero classico e Tim Curry non delude riprendendola con fedeltà all’originale e con lo spirito giusto, il grande fiddler Jason Roberts (ancora Asleep At The Wheel) fa sua una trascinante “Truckin’ Man” di Dale Watson mentre uno dei capolavori del disco è a mio parere la cover dell’immensa “Willin’” di Lowell George fatta dai Band Of Heathens, ancora una volta all’altezza della situazione. Chiudono questo stuzzicante disco Mike Barfield con una “Route 66” che non aggiunge nulla ma che scorre via che è un piacere e Matt The Electrician con l’acustica e accorata “The Road” di Danny O’Keefe, più nota nella versione di Jackson Browne. Bel disco in definitiva, con molti momenti sopra la media e con la sensazione di estremo divertimento e amore per la Nostra Musica. Remo Ricaldone

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