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Aaron Watson - Real Good Time

Pubblicato da Remo Ricaldone |

“Real Good Time” è uno dei dischi dell’anno, su questo non ci sono dubbi. La contagiosa e travolgente musicalità di Aaron Watson, paladino della più genuina country music proposta attualmente, continua a sorprenderci per un livello qualitativo superbo. La classe dell’artista texano è limpida, i musicisti coinvolti rappresentano la crema del panorama del Lone Star State, le ‘ospitate’ sono un ulteriore valore aggiunto a melodie sempre fresche e coinvolgenti. Dave Sanger alla batteria, Glenn Fukunaga al basso, le chitarre di David Grissom, Chris Gage, Brent Mason e Biff Watson, il fiddle di Larry Franklin, Milo Deering, Jason Roberts e Haydn Vitera, la steel di Paul Franklin, le tastiere di Riley Osborne e l’immarcescibile Lloyd Maines con la sua immensa esperienza e bravura, sono solo alcuni dei musicisti coinvolti in queste session tenute ai leggendari Bismeaux Studios, uno dei luoghi culto ormai per la musica texana. I brani sarebbero da citare tutti, tale è la qualità complessiva e le emozioni che pervadono “Real Good Time”…io mi limito a citare l’esplosione di vitalità dell’iniziale canzone che da il titolo alla raccolta, la luminosa “Summertime Girl”, l’accorata e magnifica melodia di “July In Cheyenne” dedicata alla madre di Lane Frost, storico rodeo man scomparso, la classica “Cadillac Cowboy” di cui in passato si sono sprecate le cover e qui rivitalizzata anche grazie all’apporto di Justin McBride, “Leather And Lace”, splendida ballata cantata a due voci con Elizabeth Cook, l’orgogliosa “Raise Your Bottle”, omaggio ai reduci di guerra, la vitale “Texas Boys” che omaggia musicalmente i grandi outlaws texani con due grandi texani come Pat Green e Josh Abbott, “Deer Blind”, inarrestabile ottima country song con la presenza di Kevin Fowler e John Anderson, la gustosa e divertente “Hey Y’All” tra country music e southern rock. L’inserimento di qualche ‘vecchia’ canzone come “Barbed Wire Halo”, la rockeggiante “Reckless”, “Off The Record” con Charla Corn, del classico “I Don’t Want You To Go” e dell’emozionante duetto con Willie Nelson in “Honky Tonk Kid” serve a ricordare quanta strada Aaron Watson ha già fatto per arrivare ad essere una delle figure guida della scena country. Un disco prezioso che non può mancare nella discografia dei lettori di Lone Star Time. Remo Ricaldone

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