I City Dwelling Nature Seekers sono un sestetto che arriva da Pittsburgh, Pennsylvania che ha nel proprio dna il suono di Neil Young, della Band e di Ryan Adams, con naturalmente chiare assonanze alternative country che li accomunano ai Jayhawks e ai Wilco, due altre band che hanno contribuito a forgiare il loro suono. Michael McCormick ne è il leader e il fondatore, chitarrista e cantante che dal 2008 guida questa band che attualmente conta nelle proprie fila Chris Parker alla batteria e alle chitarre, Lee Hintenlang al mandolino, Matt Booth al basso, Dan Barrett alle tastiere e, ultimo arrivato, Peter Freeman alla pedal steel, eccellente protagonista delle session che hanno portato alla nascita di questo loro terzo lavoro, dopo un ep di esordio e un precedente disco. “The Winter Years” è un album dalla bella linea melodica, spesso con prevalenza di strumenti acustici ma con l’inserimento di suoni più ‘corposi’ ed elettrici a formare un insieme godibilissimo. Country, folk e roots-rock sono le coordinate di una musica dinamica e pregevole, sublimata dalle giuste radici, cori molto curati e quel tocco ‘vintage’ che rende i City Dwelling Nature Seekers degni di attenzione da parte di chi ama le radici ma non disdegna il rock. “Halfway Home” che apre il disco, “Didn’t I” con il suo rincorrersi di voci che rimanda la lezione della Band di Robbie Robertson e la deliziosa “Fool Me Twice” sono momenti preziosi su cui soffermarsi, tre brani che definiscono alla perfezione il loro modo di ‘vedere’ il suono americana. “Devil’s Den” è giustamente evocativa, “I Took Lefts” e “Winter Year” giocano sul filo delle emozioni e non sfigurerebbero nel repertorio del Ryan Adams più roots, “Lying” riprende la lezione del primo Young solista con la giusta dose di nostalgia. Questi sono i momenti migliori di un disco che comunque ha dalla sua coesione e compattezza, consigliato per le nostre/vostre serate invernali. www.citydwellingnatureseekers.com. Remo Ricaldone

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