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The Departed - Adventus

Pubblicato da Remo Ricaldone |

“Adventus” segna un importante passo in avanti in questa nuova avventura musicale per Cody Canada dopo la definitiva chiusura dell’esperienza con i Cross Canadian Ragweed. Se “This Is Indian Land” era l’esperimento per testare la fattibilità del progetto, ispirandosi ad importanti conterranei come Leon Russell, Kevin Welch e Bob Childers, questo secondo lavoro conferma quanta rilevanza abbiano i Departed per Cody. La band ha assunto una solidità notevole con l’affiancarsi nel ruolo di co-leader del bravissimo chitarrista Seth James, con le tastiere di Dave Littleton a colorare molti momenti dandone un feeling quasi ‘southern soul’ e la rocciosa sezione ritmica formata dall’ex CCR Jeremy Plato al basso e Chris Doege alla batteria a completare una line-up di grande forza. Il disco si apre con due energici rock, due canzoni che danno la scossa e che mettono subito in chiaro le intenzioni dei Departed: “Worth The Fight” e “Burden” hanno nel dna quel suono che fece grandi una delle maggiori ispirazioni del gruppo, i Lynyrd Skynyrd. “Blackhorse Mary” è cantata con il cuore da Cody Canada, una ballata elettrica che risulta tra le cose più ispirate dell’album, seguita dalla voce di Seth James che ci porta in territori più ‘black’, tra soul e rock. E’ proprio l’alternarsi di due voci eccellenti e dalle tonalità così diverse ad essere tra i motivi vincenti di questo “Adventus”, con una band forse ancora alla ricerca di una sua completa maturazione ma che ha già al proprio arco molte frecce e che mostra di avere molte risorse. Tra i momenti da ricordare si possono citare l’ottima “Hobo” introdotta da un’ispirata armonica che apre una melodia esemplare, “Flagpole”, rock’n’roll della miglior specie in cui sembra di essere tornati ai tempi in cui Cody guidava con sicurezza i Cross Canadian Ragweed, “Cold Hard Fact”, una ballatona folkeggiante che si erge come ‘highlight’ del disco, “Better Get Right” ancora pregna di soul e gospel tipicamente sudista, “250,000 Things” con il suo delizioso arpeggio di chitarra acustica su cui la voce di Cody Canada è efficacissima, lo strumentale “Mark It Wrong” in cui i Departed ‘giocano’ a fare la jam-band e la dolce e soffice “Sweet Lord” che conclude degnamente un lavoro profondo e composito, decisamente riuscito. Remo Ricaldone

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