Il piacere di scoprire talenti nascosti in quell’immenso sottobosco musicale che è la scena indipendente americana è simile allo scoprire una vena d’oro inaspettata e preziosa. Steve Mayone, cantante ed autore proveniente da Brooklyn, NY e Kristina Stykos da Chelsea, Vermont hanno all’attivo già una carriera intrisa di folk, roots rock e americana e ora hanno unito i propri talenti in un progetto nato sull’onda della scoperta di radici familiari comuni (da pochissimo hanno saputo di essere cugini di secondo grado) che ha rafforzato la voglia di proporre nuove canzoni. “Beautiful Blood” mostra quanto affini siano le loro anime, di quanto genuine siano le loro passioni, in un insieme che ascolto dopo ascolto cresce in modo esponenziale. Per fare dei paragoni, seppur limitanti ed imprecisi, trovo che il songwriting e la voce di Steve Mayone ricordi con forza quello di Rodney Crowell e di Radney Foster mentre Kristina Stykos ha nelle sue corde la musicalità e l’indole di nomi come Lucinda Williams ed Eliza Gylkison, gente che dovrebbe essere nota a chi segue Lone Star Time. Le tredici canzoni che compongono questo disco seguono un canovaccio preciso in cui i due protagonisti si alternano mostrando una sensibilità non comune e una ricerca della melodia decisamente personale. Citando alcuni dei momenti preferiti ci possiamo soffermare sulla bellissima “Safe Passage”, melodia che potrebbe tranquillamente essere uscita dalla penna di Jay Farrar dei Son Volt, mentre “South Of The Chelsea Line” e “Rescue Me” declinano la canzone d’autore in modi sempre magistrali, due dei momenti topici di questo “Beautiful Blood”. “Stealing Away” è un ulteriore esempio del talento di Steve Mayone a cui si aggiungono i controcanti  e il mandolino di Kristina Stykos in un ‘bluesy number’ affascinante, “Sugar” vede ancora, inevitabilmente, il Sud protagonista, tra sacro e profano, più bucolica è la title track, tra banjo, mandolino e fiddle, lineare e struggente, “Come Around” è ‘country as it should be’, semplicemente. “Deep Deep Baby”, con la bella chitarra elettrica di Steve Mayone e il brillante drumming di Jeff Berlin che nobilitano una delle migliori composizioni di Kristina Stykos e “Mess Of Love” dove aleggia ancora lo spirito di Rodney Crowell sono ulteriori motivi per avvicinarsi ad un disco che fa della genuinità e della sincerità due doti fondamentali. www.stevemayone.com.

 Remo Ricaldone

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