19:22

Spaghetti Jensen - Fast Cars And Guitars

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Pur nella sua brevità salutiamo con profondo apprezzamento il secondo disco degli Spaghetti Jensen, band emiliana che aveva debuttato lo scorso anno con il pregevole “You Can Do It”, interamente originale nelle composizioni e interpretato con una grande verve e perizia strumentale. La loro country music li avvicina da una parte ai Ranch di Keith Urban o ad alcune cose di Brad Paisley, dall’altra al roots rock tra Texas ed Oklahoma in un insieme piacevolissimo e scorrevole. Roberto Bonfatti e soci sono ulteriormente cresciuti in quello che a mio parere è un percorso azzeccato, cioè quello di prediligere (almeno su disco) brani propri senza affidarsi a covers che molto spesso possono risultare ‘scomode’ nei paragoni. In questo senso importante è stato il contributo di una buona penna nashvilliana come Lonnie Ratliff che ha co-scritto sei delle sette canzoni che compongono “Fast Cars And Guitars”. Vocalmente poi sono stati fatti nuovi passi avanti in quello che, sempre a mio parere, è un punto debole di molte  band nostrane che si cimentano in una lingua non ‘nostra’, con una maggiore consapevolezza e sicurezza. Tecnicamente siamo a livelli più che buoni con le chitarre del leader e di Dario Benazzi che risultano sempre solide ed ispirate e una sezione ritmica compatta che vede Paolo Chiossi al basso e Alberto La Monica alla batteria. Tra le mie preferite c’è l’acustica “The Fight In The Day”, “A Night Like This” con il suo intro quasi ‘morriconiano’, l’iniziale “The Blues Ain’t New” e “That’s Why They Call It Work” ma credo sia giusto rimarcare l’importanza di prodotti come questo, frutto di passione e partecipazione. www.spaghettijensen.com.
Remo Ricaldone

0 commenti:

Posta un commento

Iscriviti alla newsletter