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Stoney LaRue - Aviator

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Ci eravamo lasciati con il bellissimo “Velvet”, disco che confermava l’avvenuta affermazione di Stoney LaRue quale alfiere di quella che è una delle scene musicali migliori negli States, quella tra Texas e Oklahoma, terre fertili e pregne di country music e folk ma anche di roccioso rock’n’roll. “Aviator” ci riconsegna un personaggio straordinario, un ispirato e talentuoso musicista nato a Taft, Texas nel 1977 ma che ha sempre guardato a nord, all’Oklahoma, quale fonte di ispirazione per la propria musica. Ancora Mike McCarthy e Frank Liddell siedono dietro alla consolle in veste di produttori e il grande amico Mando Saenz quale produttore esecutivo, co-autore e vocalist, per un lavoro dai suoni prettamente acustici, magnificamente arrangiati e proposti in collaborazione con grandi nomi degli studi di registrazione di Nashville, dalla sezione ritmica formata da Glenn Worf al basso e Jerry Roe alla batteria alle chitarre acustiche di Randy Scruggs, al fiddle di Glen Duncan, alla steel di Jim Hoke tra gli altri. Ci troviamo ancora una volta di fronte ad una selezione di grande impatto, fresca nelle melodie e solida nelle interpretazioni, sempre fedele allo spirito con il quale Stoney ha contraddistinto la sua carriera, tra l’amata country music, la canzone d’autore che dalle sue parti ha visto nascere alcuni tra i più grandi nomi della musica americana e le sonorità preziose del profondo sud. “First One To Know”, “One And Only” e “Aviator” basterebbero a nobilitare l’album con le loro sonorità cristalline, ma è tutto il disco a viaggiare su livelli più che buoni con una menzione particolare per “Golden Shackles” con l’armonica che lavora di fino, il fiddle a pennellare e il ritmo che cresce, “’Til I’m Moving On” cadenzata e graziosamente pigra, tipicamente ‘southern’, “Still Runnin’” dove piano e steel si intrecciano e introducono una ballata appassionata, l’agrodolce “Million Dollar Blues” e la lunga “Studio A Trouble Time Jam” dove Stoney LaRue scava nel rock’n’roll più classico tra passato e presente. “Aviator” non ha bisogni di molti inviti, chi conosce la musica di Stoney ritroverà le emozioni e le sensazioni che ha condiviso in passato,  per chi invece non lo conosce ancora potrà essere il primo tassello per un piacevolissimo viaggio all’indietro nella sua discografia. www.stoneylarue.com.
Remo Ricaldone

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