Texano
ruspante cresciuto con Jerry Jeff Walker, Joe Ely e Ray Wylie Hubbard nel cuore
e nelle orecchie, Dick LeMasters si è fatto conoscere grazie ad una intensa
attività live che gli ha permesso di aprire i concerti e di condividere il
palco con musicisti del calibro di Charlie Daniels, Paul Thorn, John Anderson,
Drew Kennedy e molti altri, nutrendo la propria passione con sagacia e
perspicacia. Oltre alla classica tradizione cantautorale texana e alla passione
per la country music, nella musica di Dick LeMastern c’è molto rock e molto
blues, completando un quadro ampio e variegato, tipico dello Stato della Stella
Solitaria. “One Bird, Two Stones” è un disco solido e corposo in cui lo spirito
di un Stevie Ray Vaughan si sposa con le atmosfere chitarristiche degli ZZTop
(significativo è il ‘rimando’ dell’iniziale “Big Ol’ Buick”), l’amore per la
scena di Austin degli anni ruggenti tra la fine dei sessanta e la prima parte
dei settanta rivive grazie ad una pregevole vena compositiva e ad un approccio
secco e vibrante. “Three Fifty Seven” con la splendida armonica di Dan Moser e
le ‘pennate’ elettriche della chitarra di Dick LeMasters, l’acustica “Lightning
From A Clear Blue Sky” ispirata fortemente al songbook di Jerry Jeff Walker, “Last
Time I Saw You” che si pone sulla falsariga delle grandi ballate ‘sudiste’ e
che non sarebbe sfigurata nel repertorio dei vecchi Lynyrd Skynyrd ai quali
inevitabilmente fa riferimento, “The Wages Of Sin” di nuovo elettro-acustica
tra country e rock, “Held On Too Long” puramente texana e la title-track “One
Bird, Two Stones” sono a mio parere tra le più ispirate e indicative del
talento chitarristico e compositivo di Mr. LeMasters. Un disco questo che
alterna ruvidi rock-blues a ballate country-folk, suoni che hanno fatto la storia
della musica texana e ne rappresentano ancora le peculiarità più importanti. Da conoscere. www.DickLeMastersMusic.com.
Remo Ricaldone
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