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Richard Shindell - Careless

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Richard Shindell è una delle voci più interessanti della canzone d’autore americana legata alle radici, attento, poetico e disincantato osservatore di una nazione in cui le contraddizioni sono all’ordine del giorno ma il cui fascino resiste nonostante tutto. Una manciata di dischi nell’arco di una ‘vita musicale’ che copre almeno tre decadi, una produzione parca e molto ponderata, indipendente e sempre significativa. Voce inconfondibile dell’America di provincia, Richard Shindell ha negli ultimi anni trovato stimoli e interessi in Argentina, a Buenos Aires ma quando deve incidere torna negli States e produce dischi eccellenti come questo suo ultimo “Careless”. L’album è una collezione di brani da centellinare, emozioni profonde tra testi mai banali e suoni che conglobano country, folk, pop, jazz, rock, blues in un insieme decisamente personale e riconoscibile. Apre una “Stray Cow Blues” pregna di aromi sudisti e inflessioni blues, elettroacustica e godibilissima e subito cambia registro con la title-track “Careless”, rarefatta e dalle tonalità jazzy, con le armonie vocali dell’amica e collega Lucy Kaplansky, le percussioni del veterano Jerry Marotta e ‘l’atmosferica’ tromba di James Suggs. Subito due gioiellini in un alternarsi di sensazioni che attraggono e affascinano. “The Deer On The Parkway” con le tastiere di Clifford Carter e il contrabbasso di Viktor Krauss è un altro degli highlights dell’album con il suo andamento cadenzato e la vocalità di Richard Shindell che ‘snocciola’ da par suo il testo, “Your Guitar” è commovente nella sua semplicità, perfetta nel suo scarno arrangiamento e con l’accenno alla splendida melodia del traditional “Shenandoah”, “Abbie” vede la presenza di Larry Campbell a rafforzare il suono con le sue chitarre elettriche e conquista per il suo mix di country music e cenni gospel, “Before You Go” è ballata pop dal fascino inalterato che cresce molto con gli ascolti, così come “Satellites” che unisce pop e folk ricordando certe ballate acustiche dei REM. “Careless” è uno di quei dischi da apprezzare senza chiusure preconcette, proprio per quel suo miscelare suoni come i grandi autori sanno fare. www.richardshindell.com.

Remo Ricaldone

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