Levi
Cuss è l’ennesimo interessante musicista canadese che propone una miscela di
country music venata di canzone d’autore e roots-rock dal piglio deciso ed
intrigante, uno sguardo alla musica americana degno dei personaggi che lo hanno
profondamente influenzato, da Townes Van Zandt a Jason Isbell. “Just below
Radio” è la sua terza uscita discografica e segue di poco “Night Thief” che lo ha
fatto conoscere ed apprezzare per una profondità espressiva notevole e per un
approccio carismatico e incisivo. L’originalità di Levi Cuss è anche nello
scegliere un formato particolare come quello del doppio ep, quasi come se
volesse distinguere in due momenti distinti questa proposta che comunque rimane
forte e rilevante. Due mini cd di quattro brani ciascuno con un inizio
decisamente ‘southern’ tra Black Crowes e Band Of Heathens grazie a due canzoni
come “White Lies” e “One Night Stand” dal suono vicino a quello prodotto, per
esempio, negli studi Muscle Shoals. “Hardwood” è invece un una sontuosa country
ballad, cadenzata ed affascinante, con forti legami texani e la pedal steel del
produttore Steve Dawson sugli scudi mentre “The Hunt” nuovamente si ‘annerisce’
e mantiene alta la qualità con un suono che Gregg Allman non avrebbe
disdegnato. Il secondo disco si apre con un eccellente ‘rockin’ country’ dal
titolo “Shoreditch High”, vibrante e scorrevole, seguito da una “Blew It All
Away” ammaliante con richiami a Jayhawks e Wilco e da “Junction 21” che
nuovamente interpreta l’alternative country con il piglio giusto. A chiudere
c’è invece “Alena”, un altro momento da sottolineare, un’altra ballata intensa
che mostra quanta qualità ci sia nelle composizioni di Levi Cuss, artista
sensibile e genuino. www.levicuss.com.
Remo Ricaldone
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