17:24

Gerry Spehar - Anger Management

Pubblicato da Remo Ricaldone |


Oltre ad essere un disco stimolante ed estremamente piacevole che passa con naturalezza dalla country music al bluegrass, dalla canzone d’autore al rock, questo secondo lavoro solista di Gerry Spehar, musicista del Colorado tornato alla musica dopo una lunghissima pausa dedicata alla famiglia ed al suo ‘day job’, è uno sguardo disincantato, cinico, appassionato ed anche un po’ arrabbiato all’America di oggi, ai suoi contrasti, alle sue pulsioni reazionarie ed oscurantiste. “Anger Management” apre con le fascinazioni bluegrass di una “Thank You Donald” che non è difficile accostare al ‘contrastato’ e ‘divisivo’ presidente americano, ricca di ironia e di lucida analisi, mentre “Son Of An Immigrant” fa rivivere la canzone d’autore coniugandola con impegno sociale e poesia e “A Soldier’s Spiritual”, country waltz delizioso, è un’amara constatazione di quanto i veterani di guerra debbano sopportare una volta tornati in patria, tra fantasmi del passato e rischi sempre presenti di dipendenze per esorcizzarlo. Già queste tre canzoni rappresentano un po’ il cuore di queste sessions, tre momenti significativi della caratura del personaggio, ma non mancano ulteriori brani che toccano aspetti di grande attualità come “Pearl Harbor” e le sue pulsioni pacifiste, “Bitch Heaven” che narra invece di un fatto che ora ha quasi dell’incredibile, l’incontro tra Woody Guthrie ed il padre di Donald Trump, con inflessioni molto ‘Texas country’, la notevole “Except For The Bomb” dal titolo più che esplicativo, “Freedom To Grab” con chiari riferimenti al dopo-Weinstein e al ‘machismo’ di questo periodo in America e “Barrier Reef” impregnata di sensazioni ‘mexican’, un messaggio di sofferenza e di speranza sull’immigrazione. Ad accompagnare questo viaggio c’è prima di tutto, anche in fase di produzione, Paul Lacques e i suoi I See Hawks In L.A., ottima band roots-rock californiana, e poi gli strepitosi fiddler Brantley Kearns e Gabe Witcher, il banjo di John David e Rick Shea, tra i migliori country singers della west coast. Disco raccomandato per impegno e genuinità.
Remo Ricaldone

0 commenti:

Posta un commento

Iscriviti alla newsletter