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I See Hawks In L.A. - Live And Never Learn

Pubblicato da Remo Ricaldone |


La scena roots di Los Angeles da quasi sessantanni ha rappresentato uno dei cardini e dei poli d’attrazione più vivaci e vibranti d’America. Al caldo sole californiano sono maturate generazioni di musicisti che hanno saputo unire con grande maestria country, folk e bluegrass con il rock, aprendo strade spesso inusitate e sperimentando con brillantezza quei suoni. I See Hawks In L.A. sono dal 1999 tra i migliori portabandiera dei legami tra rock e country music, con otto dischi all’attivo che rimandano agli anni d’oro (tra sessanta e settanta) della musica westcoastiana. Personalmente il loro approccio mi ricorda spesso quello dei primi New Riders Of The Purple Sage, quelli che, sotto l’egida di Jerry Garcia, grande appassionato di country e bluegrass, aggiunsero il loro tocco personale di rock e soul (da Bo Diddley a Johnny Otis) e un pizzico di psichedelia ad insaporire il tutto. Rob Waller e Paul Lacques sono al timone della band dai suoi esordi e negli anni hanno tenuto dritta la barra non rinunciando mai a comporre ottime country songs formando un repertorio piacevolissimo e di grande coerenza. Alle chitarre dei due leader si aggiungono il bassista Paul Marshall e la batterista Victoria Jacobs in un quartetto compatto e coeso al quale danno una mano in queste sessions il bravissimo Richie Lawrence alle tastiere, Dave Zirbel che con la sua pedal steel ripercorre le gesta del grande Buddy Cage (dei New Riders) e Dave Markowitz al fiddle. “Live And Never Learn” è un disco ricco di eccellenti country songs come la canzone che da’ il titolo all’album, “Poour Me”, “The Last Man In Tujunga” e “White Cross” in particolare, un poker d’assi che nobilità il disco, con il grande amore per l’ambiente di “Ballad For The Trees” e “Planet Earth”, il rock e la psichedelia che si susseguono nella divertente “Stoned With Melissa”, la delicata e poetica “The Isolation Mountains” e la nostalgica “Stop Me”, gioiellini di una selezione che conferma I See Hawks In L.A. tra più valide band indipendenti roots. E che nome!
Remo Ricaldone

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