Jimmy
Rankin è colui al quale, a pieno diritto, spetta il compito di portare avanti
la storia musicale dell Rankin Family, per anni gli ambasciatori di quel Canada
che univa la tradizione celtica della Nova Scotia alla country music più fresca
e piena di inventiva in una serie di dischi che ebbero anche buoni riscontri
commerciali. Fin da piccolo Jimmy ha seguito queste sue due influenze che ne
hanno caratterizzato una carriera lunga e importante dal punto di vista
artistico e che da qualche tempo lo vede solista. Dopo un periodo di circa sette
anni passato a Nashville Jimmy Rankin ‘torna a casa’ ritrovando nuovi stimoli
riprendendo quel filo conduttore alla fine mai lasciato, quantomeno nel proprio
cuore. “Moving East” è disco forte, orgoglioso, cristallino nelle melodie e
vibrante nei testi e vede il protagonista alle prese con un repertorio quasi
interamente originale, prodotto magistralmente da Joel Plaskett che cuce
attorno a Jimmy Rankin il suono ideale, elettro-acustico, con l’intervento di
numerosi eccellenti musicisti canadesi. J.P. Cormier è un talentuoso picker qui
a banjo e mandolino, Ashley MacIsaac è una straordinaria fiddler che porta
avanti la tradizione musicale di Cape Breton, tra le più caratteristiche di
tutto il Canada, Ilda Chiasson è una pianista dal tocco finissimo ed ispirato.
Complicato a questo punto segnalare un brano piuttosto che un altro vista la
coesione e la forza complessiva di un album che alterna country e folk con
grande esperienza e sapienza, rivisitando i suoni roots con gusto e sagacia. “Loving
You Never Gets Old”, “Down At The Shore”, la pimpante “The Rawleigh Man”, “Turn
That Boat Around”, la rockeggiante “Been Away” sono titoli che si fanno ascoltare
con grandissimo piacere, ma è tutto l’album a risultare credibile e accorato in
un continuo rimando di influenze che hanno formato musicalmente Jimmy Rankin.
Consigliato.
Remo Ricaldone
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