Ancora
ottima roots music dal Canada, terra che si conferma vera fucina di talenti in
questo ambito, presentandoci ora una voce femminile interessante che si muove
tra country music e inflessioni folk-pop. Justine Vandergrift è già al terzo
disco ma questo “Stay” promette di farla conoscere in maniera più ampia,
articolando una selezione di canzoni in cui una voce calda ed avvolgente guida
canzoni dall’immediato fascino. Inciso a Calgary, Alberta, l’album rivela
arrangiamenti essenziali in cui pedal steel e chitarre elettriche avvolgono
melodie di valore in cui Miss Vandergrift si trova perfettamente a proprio
agio. Mitch Jay a pedal steel e le chitarre di Joey Landreth (che duetta nella
bella “Oh, Sister”), Russell Broom e Brady Enslen sono tra i protagonisti di
queste sessions e contribuiscono a rendere il suono sempre vivo e vibrante,
fornendo la giusta base sulla quale la protagonista possa esprimersi al meglio.
Ed in effetti tutto scorre in modo naturale ed ispirato, dall’introduttiva
“Stay” alla riflessiva ed accorata “Anymore” (con Mitch Jay al dobro), dalle
atmosfere country un po’ ‘old fashioned’ di “Crazy Enough” a una “You Need
Time” che rappresenta uno dei momenti migliori del disco. Ad impreziosire
ulteriormente il tutto ci sono l’acustica “Under Your Shell” cantata con il
proverbiale ‘heart on the sleeve’ e una sorprendente “You’re Already There” che
chiude il disco con inusitati suoni tra blues e country. Una bella prova quella
di Justine Vandergrift, convincente e promettente per un futuro che si
prospetta luminoso.
Remo Ricaldone
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