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Sam Lewis - Solo

Pubblicato da Remo Ricaldone |


Sam Lewis ha collaborato con artisti dalle più diverse provenienze, da Leon Russell ai Wood Brothers ponendosi in quello spazio tra soul, blues, country e folk con personalità e ‘gusto sudista’. Da parecchi anni ha scelto Nashville come base anche se la sua ricetta è lontana anni luce da quello che uno potrebbe aspettarsi da un frequentatore di Music City. Pochi album all’attivo ma Sam Lewis ha raccolto attestati di stima da colleghi, critica e da quel pubblico che ama la musica americana delle radici e “Solo” è un disco che ce lo consegna storyteller sensibile, soul man accorato e rilassato performer di fronte ad un ristretto e selezionato pubblico raccolto negli studi Southern Ground di Nashville. Inevitabilmente la sequenza, lunga ed articolata, segue la carriera del protagonista lanciando uno sguardo su una produzione interessante quanto poco nota ai più in un contesto da cui emergono doti artistiche nitide e quell’approccio tipicamente sudista come se le sue canzoni ce le raccontasse da un ‘front porch’ in una calda ed umida notte a sud della linea Mason-Dixon. Non è facile mantenere alta la tensione accompagnandosi solamente con una chitarra acustica, bisogna avere doti particolari e Sam riesce nell’intento aiutato da una voce avvolgente e dalle tonalità caldamente ‘soulful’, da un tocco chitarristico sicuro e da un repertorio stuzzicante. “Southern Greek Tragedy”, “I’m A River”, “Runaway Bride”, “Virginia Avenue” “Everything’s Going To Be Different” “3/4 Time” e “Things Will Never Be The Same” sono sincere affermazioni di quanto detto e sarebbe anche bello poterle godere con un arrangiamento appena più corposo, aggiungendo magari qualche ulteriore colorazione a melodie valide di per se. Quattro sono gli inediti, ugualmente rimarchevoli, dall’introduttiva “What Does It Mean” a “I Love You” che congeda questo ‘solo concert’, con in mezzo due piccoli gioiellini come “Neighbors” e “The Light”. Un percorso che ci introduce un nome a queste latitudini pressochè sconosciuto ma che merita di ritagliarsi il suo spazio tra gli appassionati.
Remo Ricaldone

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