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Scott McClatchy - Six Of One

Pubblicato da Remo Ricaldone |

 

Scott McClatchy ha sempre fatto dell’onestà e della passione i suoi punti di forza unendo in maniera sempre godibilissima ed autentica rock e radici, divertendosi a riprendere brani altrui ma non tralasciando una personale vena compositiva. Il classic rock di marca americana (il primo Bruce Springsteen tra le molte influenze), la canzone folk, la country music più vibrante, il soul del profondo sud sono alla base di un sound trascinante e contagioso. “Six Of One” non sfugge a questa regola e contribuisce a rendere Scott McClatchy uno dei più credibili cantori della ‘working class’. “Rock And Roll Romeo” e “Midnight In Memphis” mettono subito le carte in tavola con il loro entusiasmo, profuso per tutto l’album che prosegue con il folk-rock intinto d’Irlanda di “Wedding Day Dance”, la bruciante cover di “Heat Treatment” di Graham Parker, quella fedele all’originale di “Ophelia” della Band e quella struggente di “Grand Central Station” di Steve Forbert. “Smoke” e “Summer Of ‘89” sono altre due azzeccate covers, meno note delle precedenti ma che rendono giustizia alla bravura dei loro autori, Ben Nichols (front man dei Lucero) e Butch Walker rispettivamente. Di suo pugno Scott McClatchy firma l’acustica e corale “Break Even”, una “Suite: Laura Blue Eyes” chiaramente ispirata alla più nota canzone di Crosby, Stills, nash & Young, il nitido rock di “Prayers” e la travolgente “Roving Eye”, rock’n’roll fiatistico di grande potenza. “Six Of One” è un album divertente e profondo al tempo stesso e non farà fatica ad entrare nei cuori di chi ama la musica americana nel suo senso stilisticamente più ampio e variegato. Da sentire.

Remo Ricaldone

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