Jenny
Reynolds fa ormai parte della comunità artistica di Austin, Texas da più di
quindici anni, da quando ha scelto uno dei centri musicali più rilevanti
d’America trasferendosi dal nativo New England. Da allora ha prodotto quattro
album e ha frequentato i migliori locali della città, dal Cactus Cafè al
Threadgill’s World Headquarters, e i festival più rinomati del Lone Star State
come quello storico di Kerrville, portando con se una notevole vena poetica e
una voce espressiva e calda. “Any Kind Of Angel” si giova della produzione di
Mark Hallman, tra i più validi in terra texana, e mostra grande maturità e
passione in una serie di canzoni dall’impianto acustico e spesso dalle tonalità
vicine al border grazie alle chitarre acustiche di Scrappy Jud Newcombe e ai
mirati interventi di alcuni nomi importanti di quella scena. Il fiddle di
Warren Hood impreziosisce l’ottima “Any Kind Of Angel” che da’ il titolo al
disco e l’altrettanto significativa “Before I Know You’re Gone” mentre le
armonie vocali delle bravissime Jaimee Harris e BettySoo, quest’ultima presente
all’accordion nella stessa title-track, aggiungono un tocco decisamente
vincente allo stile già sufficientemente ispirato di Jenny Reynolds. “There Is
A Road” che apre nel migliore dei modi la selezione, “Love & Gasoline”,
“The Trouble I’m In” ed il fascino vintage di “The Way That You Tease” danno
l’esatta idea di una storyteller dai modi gentili ma intensi che interpreta nel
finale una “I’m So Lonesome I Could Cry” di Hank Williams che aggiunge dolcezza
ma forse toglie qualcosa della struggente malinconia dell’originale. Disco
questo che merita l’attenzione di chi segue la canzone d’autore, patrimonio
assoluto dello Stato texano.
Remo Ricaldone
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