Steve
Mayone, singer-songwriter da Brooklyn, New York City, è un artista decisamente
poliedrico che ama in egual misura rock e radici interpretandole con forza
espressiva e incisività fin dalla fine degli anni settanta. Sono solo cinque gli album
all’attivo ma Steve Mayone oltre alla sua carriera solista è coinvolto in più
progetti che porta avanti quasi contemporaneamente come Bastards Of Fine Arts e
The Cousins Project. Per un certo periodo ha spostato il suo raggio d’azione a
Boston, negli anni in cui ha frequentato il famoso Berklee College Of Music
negli anni ottanta esibendosi con alcune importanti bands a livello locale come
i Treat Her Right e The Benders. La sua è una musica che deve molto alla
canzone d’autore di estrazione folk alla quale ha via via inserito elementi
country, pop e rock costruendosi un suono vibrante ed originale che ha la sua
perfetta sintesi in questo “Mayone”, un lavoro maturo e coeso che rappresenta
probabilmente l’apice della sua carriera. Basti citare la limpida melodia
country-folk di “I’ll Take You As You Are” seguita dal contagioso rock di “Sweet
Little Anchor” per definire bene le due anime di Steve Mayone, a suo agio in
entrambi i campi. La bellezza pop di “Like You’ve Never Been Away” firmata dall’amico
Matt Keating e con la vicinanza stilistica a band come Jayhawks, l’eleganza
dello strumentale “Sing Along Stuff”, la divertente e gustosa “Happy
Alcoholidays”, la cristallina ed acustica “Muddy Cove”, “Missouri Loves Company”
e la nostalgia di “Airport Goodbyes” mostrano tutto il talento e la capacità di
risultare efficace nella più diverse situazioni di Steve Mayone. Un personaggio
a cui dare assoluta fiducia.
Remo Ricaldone
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