Su
Andersson ha dedicato gran parte della sua vita professionale all’attività di
architetto, coltivando al tempo stesso la passione per la musica ora emersa
come bisogno primario da parte dell’artista svedese. I suoi legami con la
musica americana delle radici sono ora evidenziati in questo suo interessante
disco intitolato “Train Stories”, una bella serie di istantanee incise tra
Goteborg e Berlino, con il ‘tocco finale’ negli States. La prima Lucinda
Williams, quella più vicina alla country music, Kim Richey, Kate Campbell e
anche i più recenti lavori di Rosanne Cash sono le coordinate sulle quali
scorrono queste ‘storie di treni’, narrate con convinzione e lucidità e
presentate in una veste elettro-acustica molto piacevole. Esperienze personali
e il più evocativo immaginario collettivo dell’America vista attraverso
l’ideale finestra del viaggio ci regalano una serie di canzoni di eccellente
fattura. “For Roses And Rain” è vissuta con intensità e introduce nella maniera
migliore l’album confermando limpide doti poetiche e gusto della melodia
country-folk, “A Bunch Of Flowers In San Francisco” è deliziosa con la sua
metafora delle diverse tonalità di colori ed aromi a garanzia dei molti risvolti
sonori delle radici musicali d’America, “Two Feathers From An Eagle” e “The
City Of Dark And Bright Angels” aggiungono valore anche letterario al peso
specifico della produzione mentre sono ancora da sottolineare le due parti di
“On The Train”, inevitabilmente, e la cristallina melodia di “Early Morning
Alleys” dove riaffiora potente la bellezza dei suoni tinti di country music.
Una bella sorpresa questa anche in virtù del fatto che Su Andersson,
praticamente agli esordi in questa nuova fase della sua vita, palesa una gran
bella maturità e pienezza.
Remo Ricaldone
0 commenti:
Posta un commento