Melvin
Litton ha attraversato la musica americana delle radici con passione e talento,
unendo rock e folk con taglio poetico profondo. Da qualche anno ha preso il
nome di Gothic Cowboy tornando a fare musica acustica con il fido pard Dan
Hermreck per rileggere folk e country, cowboy songs e storie di confine
fissando le coordinate nel precedente ottimo doppio album intitolato “Between
The Wars” e pubblicato nel 2019. Melvin ora apre i suoi archivi andando a
ripescare incisioni che vanno indietro alla fine degli anni settanta e ai primi
ottanta con un poderoso e amplissimo set di brani che vanno sotto il titolo di
“Bare Bones” a sottolineare l’approccio scarno ed essenziale, solo chitarra e
voce, e il forte legame con la tradizione dei migliori troubadours americani.
Sono ben quattro i cd inseriti in questa confezione e qui ci sono tutte le
radici di un artista autentico e sincero, ironico talvolta ma sempre arguto ed
incisivo nei suoi ‘ritratti di vita’. “Chance”, Folly”, “Desire” e “Dream” sono
i quattro capitoli in cui sono suddivisi stati d’animo ed ispirazione,
tematiche e influenze, passando dal folk al blues in maniera sempre vera e
schietta. E’ inevitabile che citare qualche titolo appaia superfluo o
quantomeno inutile: nelle cinquantasei canzoni sparse in questi quattro cd sta
alla sensibilità di ciascuno trovare gli spunti e i momenti più coinvolgenti,
gli argomenti più intriganti, le performance più passionali. Per un progetto
così poderoso e prezioso per penetrare la personalità di Melvin Litton ci vuole
solo perseveranza, amore per la più classica canzone folk e per l’America di
provincia così intensamente narrata dal ‘Cowboy Gotico’.
Remo Ricaldone
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