KB
Bayley è un musicista ed autore inglese profondamente innamorato dei suoni tra
folk e country, influenzato dalla scrittura di Tom Waits in primis ma con forti
legami con personaggi come John Prine, Jackson C. Frank, Jason Isbell e John
Moreland tra gli altri. La sua è una vena dal sapore poetico, principalmente
acustica, affinata da un percorso che ha portato KB Bayley dal blues alla
canzone d’autore e negli ultimi anni a ricevere giusti riconoscimenti grazie al
precedente “Rivers & Rain” del 2017. Questo “Little Thunderstorms” è stato
concepito negli ultimi due anni e registrato nella surreale, drammatica e
straniante primavera 2020 in piena pandemia. Grazie alla collaborazione ‘da
remoto’ di alcuni amici e nella forzata solitudine dello studio domestico, le
canzoni che appaiono nel disco hanno pian piano preso vita e il risultato è
decisamente positivo. Molti sono i momenti da incorniciare a cominciare proprio
dalla canzone che apre questa selezione, una “Cold Rain” che ci fa subito
entrare nel ‘mood’ complessivo dell’album, intensamente vissuto e molto vicino
alla tradizione grazie ad una chitarra ‘weissenborn’ che torna più volte. La
title-track “Little Thunderstorms”, le suggestioni notturne e jazzy di “Night
Dogs”, la rilettura scarna ma ricchissima di pathos di “Wayfaring Stranger”,
traditional qui proposto in versione strumentale, le eccellenti “North Shore
Road”, “Time To Leave Town” e “Throw It In The River” a rappresentare un trio
impeccabile e poi ancora la cover di “Cheap Suit” di Jeffrey Foucault,
ispiratore e figura emblematica per KB Bayley sono le cose che rendono valido e
prezioso l’album, un lavoro che merita di far conoscere in maniera più ampia la
musicalità di un artista importante.
Remo Ricaldone
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