Residente
da parecchi anni (quasi venticinque) ad Austin, Texas, John McDonough ha
proposto una sua personale e attraente visione cantautorale attraverso otto
lavori discografici che hanno tracciato un percorso coerente e apprezzato dalla
critica e dal pubblico della capitale texana. La sua è una canzone d’autore che
unisce con grande bravura folk e inflessioni pop, profondità poetica e ottime
doti artistiche che ora prendono corpo in forma acustica con un progetto che
lui aveva nel cassetto da tempo e che, a causa delle restrizioni dovute alla
pandemia, ha potuto realizzare. “Second Chances” è la rilettura di brani
inseriti per la maggior parte nei suoi album del 2014, “Dreams And Imagination”
e del 2016, “Surrounding Colors”, canzoni a cui John McDonough è
particolarmente legato e che ora si giovano di nuove ed eccellenti versioni.
L’impronta acustica dona ulteriore fascino ai brani come l’iniziale “The Place
Where I Belong”, tra gli ‘highlights’ dell’album che lo introduce con
convinzione e poesia. Le chitarre di John McDonough e di Kris Farrow che si
intrecciano naturalmente, gli archi delicati di Steve Bernal e Niamh Fahy che
accompagnano i momenti più intimi e le armonie vocali di Cody Rathmell sono gli
unici protagonisti di questo album, essenziale e genuino come il mood che
contraddistingue canzoni come “Your Love Sets Me Free”, intensa love song,
“Tonight’s The Night” (no, non è quella di Young) e “Nowhere Else To Run” altro
gioiellino di equilibrio e di tensione acustica. Da rimarcare ancora la purezza
di “Give Me One More Day To Say Goodbye” e “Planes Fly Too Low” con un lavoro
eccellente della coppia Bernal- Fahy a cello e violino, due ulteriori mtivi per
considerare più che azzeccato questo nuovo lavoro di John McDonough.
Remo Ricaldone
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