David
Grissom è una delle migliori chitarre del panorama tra rock e radici,
indimenticabile nelle bands di Joe Ely, John Mellencamp e anche di James
McMurtry nei suoi esordi. La sua straordinaria tecnica, una naturalezza notevolissima
e il gusto dei suoi fraseggi hanno segnato alcuni dei migliori album dei
musicisti citati ma David Grissom non si è fermato ad una pur rimarchevole
carriera da ‘back up artist’ ma ha voluto intraprendere una carriera solista
certamente non di altissimo profilo commerciale ma che ha sempre più spostato
il suo baricentro verso un blues elettrico corposo e solido. Certo i fan di un
certo roots-rock con il quale David Grissom si era fatto conoscere ed
apprezzare possono essere un pochino delusi ma il suo eccellente stile è sempre
il suo marchio di fabbrica. Esempio plastico è questo documento live che lo
mostra in un concerto tenuto in uno dei più storici club di Austin, Texas, il
Saxon Pub in compagnia del suo trio in una bella carrellata del suo attuale percorso
sonoro. Con Bryan Austin alla batteria e Chris Maresh e Glenn Fukunaga che si
alternano ai bassi, David Grissom snocciola un repertorio di classe riprendendo
due suoi ispiratori come Freddie King nella conclusiva “Boots Likes To Boogie”
e Albert Collins in “Don’t Lose Your Cool”. Il classico “Crosscut Saw” è qui
riproposto con gusto e finezza mentre il resto della scaletta proposta in un
album tutto sommato non particolarmente lungo è firmato dallo stesso Grissom
tra strumentali e brani cantati, da “Way Jose” alla lunga ottima “Never Came
Easy To Me”, per chi scrive uno dei momenti migliori dell’album. Un disco
questo che magari non aggiungerà nulla alla classe di David Grissom come
chitarrista ma che lo pone su un piano di assoluta grandezza tra i grandi
‘manici’ della musica americana contemporanea.
Remo Ricaldone
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