Dennis
Roger Reed nel corso della sua carriera artistica ha attraversato praticamente
tutti gli stili della musica delle radici americane, miscelandole ed
alternandole con buona ispirazione in un percorso che lo ha portato ad incidere
cinque album e a condividere il palco con gente del calibro di Rodney Crowell,
JJ Cale, New Riders Of The Purple Sage, Texas Tornados, Jesse Colin Young e
John Sebastian tra gli altri. Attualmente ha base nel sud della California e
nella cittadina di San Clemente ha registrato gran parte di questo “Down At The
Washington Hotel”, disco che mette in mostra le sue attitudini e i suoi talenti
in modo sufficientemente chiaro. Molti sono i momenti da sottolineare per una
buona freschezza che in alcuni momenti viene meno per quelli che sono i difetti
di lavori un po’ troppo lunghi, con l’inserimento di qualche brano che si
poteva tranquillamente tralasciare per consegnarci un disco più succinto ed
essenziale. Nonostante ciò la godibile scelta di presentare folk, blues,
country-rock, bluegrass e rock dal sapore sixties è premiata soprattutto da una
parte centrale molto buona partendo da “Washington Hotel”, la canzone forse più
significativa, per passare allo strumentale dal sapore ‘grassy’ “Taste Of
Texas”, alla incisiva “Wishes Were Horses”, alla cristallina “You Better Hold
On” con la partecipazione alla chitarra slide del compianto Chris Darrow (al
quale il disco è dedicato), alla dimessa ma affascinante “At The Time It Was
True” inanellando una serie di canzoni che nobilitano in qualche modo l’album.
Da citare la rilettura (ancora più) acustica dei primi tre brani del disco, tre
momenti che personalmente avrei visto meglio se avessero sostituito gli altri
rendendo così questo “Down At The Washington Hotel” meglio strutturato e scorrevole.
Remo Ricaldone
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