Il
nome di Darren Senn aveva cominciato a girare tra gli addetti ai lavori da
questa parte dell’Oceano con un disco del 2018 intitolato “Detrimental
Tendencies” (il suo terzo lavoro), ottimo incrocio tra country music, canzone
d’autore, blues e un amore per il rock’n’roll declinato spesso in forma
acustica. Un prodotto ottimamente strutturato dal musicista nativo di Eugene,
Oregon che da quasi un quarto di secolo risiede a Stateline, Nevada, sul Lago
Tahoe, in cui emergevano forza espressiva, ironia e grande passione,
caratteristiche che lo hanno accompagnato in tutto il suo percorso artistico. A
tre anni dal quell’album che merita di essere ripreso senza remore, Darren Senn
torna con ancora maggiore convinzione e maturità, profondità poetica e la
certezza di trovarsi di fronte un personaggio che non ha nulla da invidiare ai
grandi nomi che negli States uniscono rock e radici nel nome di una costante
ricerca e amore per il cuore musicale d’America. Prendendo come spunto gente
come John Prine, Chris Knight e Townes Van Zandt ma risultando sempre personale
e intenso, Darren Senn con questo “Nothing Comes From Nowhere” firma un lavoro carico
e affascinante a partire dalla nostalgica “Gone Are The Days”, una ballata
diretta e struggente che anche grazie all’attacco di armonica rimanda a certe
cose dello Springsteen più folk ed intimo. “If This Barstool Could Fly” ha il
sapore della più autentica country music come la seguente “Love Don’t Want No
Part Of Me” che gode di un arrangiamento più corposo grazie al contributo del
polistrumentista Martin Shears e del fiddle di Jenni Charles, “Sinners ‘n’
Freaks” torna al formato ballata tra folk e blues con l’apporto ispirato del
fiddle e un’interpretazione ancora una volta convincente e “Talking Wrong
Password Blues” è una ironica visione dei nostri tempi sulle note di un
classico ‘talking blues’ come era consuetudine nei sixties. “Winnemucca”,
malinconicamente ancorata a luoghi ed affetti personali, è uno dei capolavori
del disco per efficacia e persuasività, sulla falsariga delle indimenticabili
canzoni di John Prine, “A Little Taste Of Love From You” è una love song
rilassata e piacevole, “Bumper Sticker Patriot” rimanda nuovamente al mai
troppo compianto Prine che ad inizio carriera si soffermava su certo
patriottismo americano (“Your Flag Decal Won’t Get You Into Heaven Anymore” che
si trovava sul debutto del grande cantautore di Maywood, Illinois). A chiudere
l’album “I’m A Shitty Gift Giver” con tutta l’ironia di un songwriter che non
manca di punzecchiare le nostre abitudini, questa volta dando colorazioni più
rock ma senza rinunciare alla qualità di scrittura che continua ad essere
rimarchevole. Darren Senn: un musicista da conoscere.
Remo Ricaldone
0 commenti:
Posta un commento