Con
la sua ormai inconfondibile voce arruffata, roca e tremendamente sincera,
Malcolm Holcombe è personaggio come a Nashville non se ne incontrano molti. Dotato
di una visione obliqua e personale delle radici più profonde della musica
americana, Malcolm Holcombe è sempre riuscito ad unire country music,
tradizione folk e impressionismo blues in un insieme splendidamente
confezionato da alcuni dei nomi più validi dell’altra faccia di Music City,
quella ai margini del business a cui guarda con disincanto e humour. Dave Roe e
Jared Tyler con Brian Brinkerhoff sono ormai da tempo coloro che hanno cucito
il miglior abito per Mr. Holcombe, quello gustosamente elettro-acustico che
calza a pennello alle storie suggestive e disilluse che rappresentano il suo
marchio di fabbrica. “Tricks Of The Trade” segue nel migliore dei modi i
precedenti album, aggiungendo sempre quel qualcosa in più che mostra grande
ispirazione e inossidabile amore per i suoni sopra citati, consegnati agli
ascoltatori con straordinaria vitalità e freschezza. Le vicissitudini di una
vita non certo priva di difficoltà per usare un eufemismo non hanno frenato il
flusso ispirativo e poetico di Malcolm Holcombe che soprattutto negli ultimi
anni ha regolarmente consegnato alle stampe dischi degni della miglior
‘american music’, affollati di perdenti e dimenticati con le loro storie
struggenti e pregne di umanità e di fratellanza. I citati Jared Tyler e Dave
Roe soprattutto sono quelli che intarsiano con il loro talento arrangiamenti di
grande bellezza, Mary Gauthier e Jaimee Harris sono le voci femminili che
aggiungono dolcezza ed intensità, Ron De La Vega, bassista dalla carriera
impeccabile fissa ritmi e sensazioni con solidità. E anche questa volta il
‘piatto’ è ricco e vigoroso, coeso e trascinante, dal primo all’ultimo
episodio, da “Money Train”, capolavoro di forza espressiva a “Shaky Ground”che
chiude con soavità country, con in mezzo brani che ricorderemo a lungo come
“Crazy Man Blues”, “Good Intentions”, “On Tennessee Land”, “Into The Sunlight”,
“Lenora Cynthia”. Una musica dal forte peso specifico che acquista sempre nuove
colorazioni ad ogni ascolto. Assolutamente ed inevitabilmente consigliato.
Remo Ricaldone
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