23:26

Kate Klim - Something Green

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Questo di Kate Klim, brava pianista, cantante ed autrice residente a (East) Nashville è un disco in cui le melodie sono il giusto contrappunto alla voglia di riemergere dopo un lungo periodo contrassegnato da pandemie, catastrofi naturali (leggi il devastante tornado che un paio di anni fa ha colpito proprio Nashville) e problemi personali. Per sua fortuna Kate Klim in quei giorni era a Dallas, Texas proprio a registrare “Something Green” che è diventato alla luce di tutti questi fatti un percorso catartico di speranza, amore e cambiamento. L’album  scorre in maniera naturale partendo dalla title-track, inevitabilmente, il manifesto e la dichiarazione di intenti interpretata in maniera deliziosa, guida di un album che si snoda in un susseguirsi di melodie poetiche, intense ed accattivanti. I rapporti interpersonali narrati in queste canzoni, concepite al piano e poi ‘rivestite’ con intelligenza e bravura dal produttore Andrew Delaney, danno l’esatta misura della grande umanità di Kate Klim e della sua capacità di regalare emozioni semplici e proprio per questo dirette al cuore. Difficile estrapolare da un così coeso intreccio di sensazioni un brano preferito, un momento che si eleva più di un altro. L’ascolto è così piacevole che l’album si apprezza con estrema facilità, con la voglia di riprenderlo dall’inizio per cercare magari quel particolare, quella sfumatura sfuggiti. “Take The Driving”, “Songbird”, naturalmente la title-track “Something Green” e “Highland Park” possono comunque essere l’ideale porta di ingresso al mondo musicale di Kate Klim.

Remo Ricaldone

0 commenti:

Posta un commento

Iscriviti alla newsletter