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The Pawn Shop Saints - Ride My Galaxy

Pubblicato da Remo Ricaldone |

Jeb Barry si muove su due binari paralleli, quello come solista e quello come frontman dei Pawn Shop Saints, battendo i club come cantautore (quello del Bluebird Cafe di Nashville è uno dei palchi che lo hanno visto suonare più frequentemente) e dando voce alle sue attitudini più rock (o americana) guidando una band dinamica e solida. Due dischi a suo nome e tre con il suo gruppo hanno contribuito a forgiare doti compositive molto interessanti e questo “Ride My Galaxy” aggiunge colorazioni ricche di tonalità che vanno dal ‘power pop’ con tenui cenni psichedelici sulla scia di band come i Big Star di Alex Chilton a due punti di riferimento come i Wilco e Jason Isbell ai quali spesso guarda. Talvolta più acustici come nella tersa melodia di “diane” e nella storia di disillusione e amore perduto di “I’ll Be Missing You Again”, in altri momenti mandando a memoria la lezione dei Grateful Dead più legati alle radici come nell’intensa “Too Low For Tupelo”, in altri ancora irrobustendo  il sound grazie alle chitarre e soprattutto all’organo dell’ottimo Alan Taylor come nell’iniziale “Chevy Nova (That 70’s Song)” o nella decisa “Outlaws” o nella melodia ammantata di psichedelia di “Wicked”, i Pawn Shop Saints risultano sempre credibili e intriganti. “Jenny Why?” è presa in prestito dal repertorio solista di Jeb Barry e non fa fatica ad inserirsi senza cambiare nulla delle sue caratteristiche poetiche, mentre da segnalare c’è anche l’agrodolce ed accattivante ‘road song’ “Exits”. Disco questo che cresce in maniera esponenziale con gli ascolti e che entra con facilità nel cuore di chi apprezza americana e alt-country.

Remo Ricaldone

 

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