Dopo lo straordinario “Live At Billy Bob’s, TX” che ci siamo gustati nella doppia veste cd e dvd, il nuovo album in studio della band di Randy Rogers ci offre l’occasione per soffermarci sulle qualità interpretative e compositive di uno dei personaggi di punta dell’attuale panorama texano. Coadiuvato da una band rodatissima che comprende l’incisiva chitarra elettrica di Geoffrey Hill, l’espressivo fiddle di Brady Black e una duttile sezione ritmica con Les Lawless alla batteria e Jon Richardson al basso, Randy Rogers riesce sempre ad esprimersi con profondo ed intenso coinvolgimento emotivo. La produzione adulta di Radney Foster, assieme ad una grande maturazione complessiva, contribuisce in maniera decisiva alla riuscita di un disco al tempo stesso solido e melodicamente rilevante, un insieme ricco di coesione dove ogni brano è perfettamente inserito per formare un quadro di grande forza espressiva. Radney Foster, oltre a fornire il suo apporto a chitarre elettriche ed acustiche, si unisce a Randy Rogers per regalarci una serie di canzoni che ricorderemo a lungo, dall’iniziale “Better Off Wrong” a “Before I Believe It’s True”, “You Start Over Your Way” e “If I Told You The Truth”, bilanciate con sagacia e incisività. Altra importante collaborazione è quella con l’autrice nashvilliana Stephony Smith con la quale Randy firma la accorata ballad che dà il titolo al disco, la rocciosa “You Could Change My Mind” e la sofferta ed amara “Whiskey’s Got A Hold On Me”. Con Drew Womack come partner è stata composta poi “If Anyone Asks”, uno dei punti più validi di questo “Just A Matter Of Time”. Particolarmente ardua è la scelta dei brani da sottolineare, ma senz’altro merita un posto d’onore “Kiss Me In The Dark” di Radney Foster e George Ducas che si avvale di una melodia eccellente che la pone tra i capolavori di una carriera sicuramente in futuro prodiga di grande musica. Un disco sicuramente da cinque stelle!
www.randyrogersband.com
REMO RICALDONE