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RICH O’TOOLE - Seventeen

Pubblicato da Max Masetti |

Rich O'TooleA soli 23 anni Rich O’Toole si può considerare più di una promessa del country/rock’n’roll texano. Ha aperto i concerti per Reckless Kelly e Randy Rogers Band e il suo debutto intitolato “Seventeen” (il suo numero fortunato) mostra alla grande le sue doti chitarristiche e la sua bravura come cantante e come autore. Un disco fresco e pimpante, dalle melodie subito memorizzabili a dal piglio ricco di feeling, convincente e passionale. Dieci canzoni che faranno innamorare chi segue con attenzione e fedeltà il mondo musicale texano. A contribuire all’ascesa di Rich O’Toole, un vero ‘workaholic’ come del resto la maggior parte dei musicisti di questo ambito, ci sono un buon seguito di fan e le radio locali che hanno portato ai primi posti delle charts di settore (Texas Music Chart e Texas Regional Radio) la sua “Queen Of The Misfits”. Il resto è egualmente pregevole, dalla rocciosa “Kelly Comes To Town” che apre il disco a “Summertime” che lo chiude con altrettanta grinta. Tra queste segnalo con piacere “Robert E. Lee” che segue le orme del primo Cory Morrow con forti influenze country, “Cleveland” con il suo bel ‘muro’ di chitarre elettriche e reminiscenze di John Mellencamp, la ruvida “Everything’s Legal”, le più acustiche “Texas Blues” (dove Rich cita Stevie Ray Vaughan e Townes Van Zandt”, icone texane) e “Pancho Villa”, uno dei capolavori dell’album. I più attenti riconosceranno nomi importanti come Rich Brotherton (Robert Earl Keen Band), Chris Masterson (Jack Ingram’s Beat Up Ford Band) alle chitarre, il sempre grande Bobby Flores a pedal steel e chitarre e Nick Worley (Cooder Graw e Cory Morrow Band) al fiddle a rendere più interessante “Seventeen”. Caldamente raccomandato. www.richotoole.com.
REMO RICALDONE

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