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Roger Creager - Here it is

Pubblicato da Max Masetti |

Roger CreagerRoger Creager è l’emblema di quanto sia vitale e passionale la scena musicale texana. Nativo di Corpus Christi, Roger è cresciuto con la musica di Guy Clark, Gary P. Nunn, Robert Earl Keen, Jerry Jeff Walker, Lyle Lovett e degli storici Willie, Waylon, Merle e Cash, sviluppando una personalità e un talento notevoli. Proprio dieci anni fa ha debuttato (con il botto) con l’eccellente”Having Fun All Wrong” per poi inanellare pochi ma grandi album che ne hanno decretato successo (più di 100.000 copie vendute a livello indipendente) con una attività live da 160 concerti l’anno, condividendo il palco con gente del calibro di Waylon Jennings, Dwight Yoakam, Jerry Jeff Walker, Lyle Lovett e Willie Nelson tra gli altri. Il suo precedente disco era un incendiario “Live Across Texas” (del 2004) che mostrava tutte le sue potenzialità e i fortunati che l’hanno visto in azione lo possono tranquillamente confermare. “Here It Is” è il ponte tra un passato e un presente strettamente collegati, con la presenza in veste di produttore di Lloyd Maines con il quale aveva debuttato e Radney Foster che ha recentemente stretto un forte patto di collaborazione. E’ un bellissimo disco pieno di quel mondo, comune ai grandi texani che amiamo, fatto di amore, amicizia, bevute, viaggi ma anche di introspezione e sofferenza. Lo script di Roger Creager è qui affiancato da quello del producer Radney Foster, di Paul Overstreet, di Trent Willmon, di John Evans e di Kyle Hutton con i quali firma una serie di ispirate canzoni incise tra Nashville e Austin, interpretate da alcuni tra i più bravi session men degli studi delle due città. “I’m From The Beer Joint”, l’iniziale “I Love Being Lonesome”, “Driving Home”, “I Loved You When” (una delle preferite dallo stesso Roger), “Let’s Run”,la grintosa e dura “Habit (Needle In My Arm)”, l’amara “I’m Missing You”, “My Ship Goes Down” e l’evocativa “Cowboys And Sailors” sono la spina dorsale di un lavoro profondamente meditato (scritto nel corso degli ultimi cinque anni) e perfettamente riuscito.

REMO RICALDONE

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